LIQUIRIZIA

Conosciuta già 500 anni fa in Asia, la liquirizia è arrivata ad esser commercializzata nel 1731 grazie alla brillante idea di Giorgio Amarelli di estrarre il succo dalle radici della pianta di liquirizia. Questo arbusto legnoso che cresce fino a raggiungere un metro di altezza, viene coltivato per le sue portentose proprietà medicinali ed è presente maggiormente nella nostra terra (La Lucania), in Sicilia ed in Calabria (che è la regione in cui c’è il 70% della produzione di liquirizia). E’ una pianta dalle innumerevoli proprietà, ma ha anche qualche effetto collaterale che sarebbe bene conoscere ! Azione antinfiammatoria, grazie alla presenza dei flavonoidi. Effetto saziante, la liquirizia è un ottimo coadiuvante nelle diete.
Azione antivirale: alcune ricerche hanno evidenziato la capacità dell’acido glicirrizico di bloccare la crescita dell’herpes, non solo, la glicirrizina é stata capace di bloccare l’ingresso e la replicazione del virus nelle cellule in alcune patologie polmonari. I risultati sono stati davvero confortanti. La glicirrizina, più delle altre sostanze con cui é stata messa a confronto, é stata capace di impedire l’ingresso e la replicazione del virus nelle cellule, in parole povere di frenare l’infezione. Il meccanismo d’azione non è ancora ben chiaro. Si ipotizza che la saponina della liquirizia, andrebbe ad interferire con il percorso di comunicazione cellulare, inducendo anche la produzione di ossido nitrico, fattore di attivazione ben conosciuto per i macrofagi e linfociti, cellule che allertano e potenziano una risposta più globale del sistema immunitario.
La liquirizia può essere utilizzata nella lotta alle tossinfezioni alimentari, infatti, l’estratto derivato dalla radice è ottimo per contrastare i microrganismi che si trovano nel cibo. Secondo gli studiosi giapponesi, che stanno portando avanti le ricerche in tal senso, i composti biologicamente attivi che la liquirizia possiede sono in grado di contrastare molti microrganismi diversi che rendono il cibo pericoloso. E’ usata contro la tosse secca e l’asma grazie alle sue proprietà emollienti. Previene e cura le ulcere gastriche e duodenali, le gastriti e ulcere da farmaci e alcool e le ulcerazioni da chemioterapici. Azione lassativa grazie alla presenza di mannite. La mannite (mannitolo) è uno zucchero naturale dolcemente lassativo. E’ uno dei pochi lassativi benefici in natura ed agisce contro la stipsi attirando acqua nell’intestino e facilitandone lo svuotamento del colon. Azione antiossidante. I flavonoidi contenuti nella radice sono dei potenti antiossidanti e combattono i radicali liberi, giocando un ruolo essenziale contro le malattie e mantenendo sano il cuore. Controindicazioni: l’acido glicirizzico ha effetti collaterali sull’equilibrio dei sali minerali quindi un abuso di liquirizia può indurre ritenzione idrica, aumento della pressione, gonfiore al viso e alle caviglie e mal di testa. E’ quindi vietata agli ipertesi, alle donne in gravidanza e in allattamento.

MERINGHE DI LIQUIRIZIA

  • 4 albumi
  • 200 gr di zucchero di canna fino o mascobado
  • 15 gr di liquirizia in polvere
  • 1 pizzico di sale
  • 1 cucchiaino di succo di limone 

Iniziate a montare gli albumi con uno sbattitore elettrico. A mano a mano aggiungete lo zucchero, la liquerizia, il pizzico di sale e il succo del limone che servirà per rendere la meringa più lucida.

Continuate a montare per 10 minuti fino a che la meringa non risulti ben soda e amalgamata al resto degli ingredienti.

Con l’aiuto di un cucchiaio o di una sac a posh formate le vostre meringhe su una teglia ricoperta da carta da forno e infornate per 1,50 ore a 120°.

Lasciate le meringhe all’interno nel forno semiaperto caldo una volta che la cottura è terminata.

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