La pesca è un altro frutto che proviene dal lontano oriente: dolce e succoso, dalle tante varietà, è
sempre presente sulle tavole estive.
Ricco d’acqua, dissetante e saporito, è ricco di antiossidanti e vitamine.
Ma il suo nocciolo contiene una sostanza temibile.
Il pesco è un albero di piccole dimensioni, raggiunge al massimo gli 8-10 metri di altezza, con i
fiori che sbocciano in primavera, prima delle foglie, dal bel colore rosa.
La pesca è un frutto climaterico, la cui maturazione continua anche dopo la separazione dall’albero.
Si tratta di un frutto molto delicato, che si rovina con facilità e che deve essere consumato entro due
settimane dalla raccolta.
La polpa ha colore che può andare dal bianco, al giallo, fino al rosso, è zuccherina e profumata
grazie alla presenza di derivati degli zuccheri chiamati lattoni.
La pesca è un frutto relativamente povero di nutrienti.
Una tipica pesca ha un peso che va dai 120 ai 180 grammi e circa il 90% di questi sono acqua.
Cento grammi di pesca danno un apporto di appena 40 kcal. I carboidrati sono intorno ai 9 grammi
di cui 1,5 g di fibre. Proteine e grassi sono inferiori al grammo. Buono il contenuto di vitamina C e
di vitamina A, modesto l’apporto di minerali, soprattutto potassio, manganese e rame. Ovviamente
se si consumano pesche sciroppate i valori nutritivi cambieranno, soprattutto per il maggior apporto
di zuccheri utilizzati per la conservazione.
Come tutti i frutti le pesche sono ricche di sostanze ad azione antiossidante: polifenoli, acido
clorogenico, acido gallico, rutina, quercetina, antocianine, tanto che diversi studi hanno mostrato un
buon potenziale protettivo nei confronti di patologie legate a processi ossidativi.
La pesca è un frutto che contiene una elevata quantità di zucchero chiamato sorbitolo, che in
soggetti intolleranti può provocare problemi intestinali già a dosi relativamente ridotte, circa 30
grammi. Si tratta di uno degli zuccheri fermentabili che possono portare all’accumulo di liquidi e di
gas nel lume intestinale, da evitare nella dieta di esclusione FODMAP.
La pesca è un frutto che può dare allergia.
Nel nord-Europa spesso l’allergia alla pesca è associata all’allergia al polline di betulla,
associazione che non si trova nell’area del Mediterraneo dove invece si riscontrano reazioni crociate
con pomodoro e altre rosacee.
Alcuni degli allergeni sono sensibili al calore e quindi anche per gli individui allergici è possibile
consumare il frutto cotto o conservato, ma altri allergeni paiono essere molto più resistenti ed
impongono di evitare il consumo del frutto e di tutti i suoi derivati.
TORTA DI RICOTTA E PESCHE
Ingredienti:
- 130 gr di farina tipo 1
- 120 gr di farina di farro integrale
- 100 gr di zucchero mascobado
- 30 gr di olio evo Blend Menage a trois Emozioneolio
- 60 gr di acqua fredda
- 1 cucchiaino di lievito per dolci
- 400 gr di ricotta vaccina
- 1 uovo
- 1 limone
- 4 pesche
Preparazione:
Per la frolla: unire le farine con lo zucchero(60 gr) e il lievito. Al centro aggiungere l’olio evo Menage a trois e l’acqua fredda e la scorza grattugiata del limone. Iniziate ad impastare bene con le mani fino a formare un composto liscio ed omogeneo. (aggiungete un po d’acqua se fate difficoltà a impastare).
Lasciate riposare per almeno 30 minuti ricoperto da pellicola.
Nel frattempo preparate la crema, mescolando la ricotta con l’uovo intero, 40 gr di zucchero e il succo del limone.
Stendete l’impasto, aggiungete la crema di ricotta e infornate a 180° per 35 minuti in forno ventilato.
Una volta raffreddata aggiungete le pesche tagliate come decorazione.