Frutto tipicamente autunnale, dolcissimo e saporito, oggi parliamo dei cachi.
Proveniente dall’Asia orientale, trova la sua specifica zona di origine nella Cina centro-meridionale dove, più di 2000 anni fa nacque la sua coltivazione, una delle più antiche al mondo.
In Italia le prime coltivazioni risalgono ai primi anni del 900, dapprima nelle regioni meridionali, per poi diffondersi in tutta la penisola.
Attualmente le maggiori coltivazioni, rinomate per l’alta qualità e con esportazioni anche all’estero, sono in Sicilia.
Si conoscono due tipi principali di cachi: “il caco-mela, dal sapore vanigliato e polpa soda e croccante, molto simile a quella delle mele, ed il caco comune, molto dolce e dalla polpa morbida e cremosa.
Per quanto riguarda i valori nutrizionali, “Il cachi presenta un elevato contenuto di acqua (80%) ed è molto ricco di zuccheri (12%).
La quantità di fibra è buona (3,6%), mentre proteine e lipidi sono presenti solo in piccolissime quantità (rispettivamente 0,6 grammi e 0,3 grammi per 100 grammi di prodotto fresco).
È un frutto molto ricco di minerali, soprattutto potassio, calcio, magnesio e fosforo, così come di vitamine, come la A (presente in altissima concentrazione), la C, la E e alcune del gruppo B (niacina, tiamina e riboflavina).
Anche il contenuto in antiossidanti è notevole, in particolare per quanto riguarda betacarotene, licopene e zeaxantina, per citarne alcuni.
Tuttavia, le calorie del cachi sono abbondanti, in quanto 100 grammi di frutto ne apportano circa 70”.
Scopriamo, allora, perché si tratta di un frutto prezioso per la salute.
La fibra insolubile è molto utile nel contrastare i livelli alti di colesterolo, in quanto è in grado di ridurre significativamente l’assorbimento del colesterolo derivante dall’alimentazione a livello intestinale: “per tale motivo, nelle persone che presentano livelli molto alti di colesterolo nel sangue viene spesso consigliato il consumo di un cachi anche dopo un pasto, al fine appunto di limitare l’assorbimento dei grassi”.
Questo tipico frutto autunnale, è in grado di neutralizzare l’acidità dei succhi gastrici dello stomaco avendo, diversamente dagli agrumi e da altri frutti, un ph lievemente alcalino, per cui è indicato per chi soffre di gastrite e reflusso gastroesofageo. Inoltre,“grazie alla presenza di potassio che, contrapponendosi al sodio, favorisce l’eliminazione dell’acqua a livello renale, i cachi favoriscono la diuresi”.
Dato il ricco contenuto zuccherino, il caco è un frutto molto energetico (un frutto medio di 200-250 grammi apporta circa 200kcal) ed è pertanto molto utile nel contrastare la stanchezza, sia fisica che mentale, tipica della stagione autunnale, aiutandoci a ritrovare energia in modo naturale,“proprio nel periodo dell’anno in cui ne abbiamo maggiormente bisogno”. Sempre per l’apporto energetico, i cachi sono consigliati a tutti coloro che praticano attività sportiva, sia prima dell’allenamento, fornendo energia immediatamente disponibile, sia dopo l’allenamento, per ricarburare l’organismo e ripristinare il corretto livello di minerali persi con la sudorazione.
CROSTATA CON CREMA DI CACHI
Ingredienti:
- 250 gr di farina tipo 2
- 250 gr di farina di farro integrale
- 100 gr di zucchero di canna
- 80 gr di olio di semi di girasole
- 120 gr di acqua fredda
- mezza bustina di lievito
- 1 cucchiaino di cannella
- 4 cachi
- granella di noci, nocciole, arachidi (facoltativa)
Preparazione:
Preparare la frolla (vedi procedimento qui)
Una volta che hai preparato l’impasto, prenderne metà e stenderlo con un mattarello su un foglio di carta da forno.
Svuotare i cachi e versare il composto così com’è sulla base che abbiamo steso.
Se volete, a questo punto aggiungete la granella di noci sopra la polpa di cachi che avete versato sulla base.
Con la parte avanzata dell’impasto formare le decorazioni della crostata.
Infornare a 180 ° per 35 minuti in forno ventilato.