Torniamo a parlare di olio! Olio extra vergine di oliva, quello vero, italiano, frutto della nostra terra e del nostro sapere.
Il frutto, appunto, l’oliva, come tutti i frutti può dare origine ad un succo di frutta,che in questo caso non è altro che l’olio.
Ma come facciamo a riconoscere un olio buono da uno scadente?
Per riconoscere un buon olio dobbiamo sapere alcuni piccoli punti e allenare un po’ il palato, proprio come si fa con qualsiasi altra pietanza (vedi il vino, il formaggio, le carni, ecc)
Esistono dei Corsi veri e propri per capire come riconoscere un Olio .
Massimo Mosconi titolare dell’azienda Emozione Olio che come vi ho mostrato la scorsa settimana produce olio (rileggi il post) tiene questi corsi per avvicinare le persone a questo mondo ancora molto sconosciuto, nonostante sia un ingrediente di uso comune e molto frequente nelle nostre tavole.
E’ importante sapere 3 cose fondamentali per poter capire che olio ci troviamo davanti:
Il Colore non è un indice di qualità, ecco perchè gli assaggi solitamente vengono fatti in bicchierini colorati.Il colore è dato generalmente dalla qualità delle olive e dal metodo di frangitura.
Prima di sentire l‘Odore dell’olio portare il bicchierino sul palmo della mano e scaldarlo sfregandolo su di esso, dopo di che mettete il naso nel bicchierino e annusate, un paio di volte.
Se l’olio odora di petrolio, significa che l’olio non è buono ma rancido, se l’olio invece ha profumi freschi che ricordano la foglia di pomodoro, o il carciofo o la mandorla, allora siete sulla strada giusta e potete star tranquilli che quell’olio è un buon olio.
Se non vi fidate del vostro naso, ora passate all’Assaggio. Introducetelo un po’ in bocca e a denti serrati aspirate velocemente facendo andare l’olio nella cavità orale.
A questo punto i primi due sentori che vi devono colpire sono l’amaro e il piccante (questo decreta la qualità o meno dell’olio) poi divertitevi a riconoscere i vari aromi che magari avete sentito precedentemente con il naso e imparate a riconoscerli!
Una volta che avete allenato il palato assaggiando vari oli, provate ad abbinarli ai vostri piatti ricordando una cosa importante: l’olio non è un condimento ma un esaltatore di pietanze!