Siamo nella settimana della Pasqua e non vuoi parlare dei dolci tipici marchigiani di questo periodo?
Mi piace andare a riesumare le vecchie ricette di una volta, perchè amo curiosare come lavoravano un tempo in cucina, quali prodotti usavano maggiormente e che tecniche di cottura praticavano.
Le ciambelline di Pasqua sono il frutto di una ricetta antica perfezionata dalle “Vergare” (le donne di casa marchigiane).
La tradizione vuole che si iniziano a impastare il venerdì santo, lasciandole riposare 2 giorni, per cuocerle poi il giorno di Pasqua.
Sono semplici, provatele!
Ingredienti:
- 500 gr di farina 0
- 5 uova
- 10 gr di olio evo
- 30 gr di zucchero
- 3 gr di ammoniaca
per la glassa
- 2 albumi
- 100 gr di zucchero
- 1 limone
- zuccherini colorati
Preparazione:
In una ciotola montare le uova con lo zucchero e l’olio evo, dopo di che aggiungere la farina un po’ alla volta e l’ammoniaca. Amalgamare bene tutto e una volta formato l’impasto prelevare delle piccole quantità. Fare dei vermicelli e formare delle ciambelline. Adagiare le ciambelline su una teglia da forno (ricoperta da carta da forno) e lasciare riposare coperte in un luogo caldo.
Trascorsi 2 giorni potete cuocere le ciambelline in acqua bollente per 8/10 minuti.
Scolarle bene e lasciar asciugare per 3 ore almeno.
Trascorso il tempo necessario all’asciugatura incidere ogni ciambellina intorno senza aprirle completamente e ripassarle al forno a 200 ° per 15 minuti poi a 180° per 15/20 minuti.
Nel frattempo montare gli albumi con lo zucchero e il succo di 1 limone fino a che non diventa meringa.
Una volta che le ciambelline sono cotte, lasciarle raffreddare e cospargerle con l’albume montato, decorarle con gli zuccherini colorati e lasciarle in forno spento ancora caldo ad asciugare.