Amore. Istruzioni per l’uso.
“… ci vuole fortuna perché funzioniI brividi alla schienaE gli ingredienti uomo.È quasi fatta Zucchero a velo
- La gola soddisfatta
E nella stanza il cielo…”O.Vanoni
14 febbraio, San Valentino, giornata dedicata all’Amore, parola che racchiude un’infinità di significati, di curiosità e domande che da sempre affascina l’Uomo.Perché ci innamoriamo, per quale motivo scegliamo una persona rispetto ad un’altra, perché l’Amore ci rende contemporaneamente felici, entusiasti ma anche tristi, angosciati…e soprattutto il “per sempre” esiste davvero?
Cerchiamo di rispondere a queste domande prendendo in esame una teoria clinica, che ci spiega come questo stato emotivo sia condizionato da diverse cause.L’uomo, secondo una definizione di Aristotele, è un animale sociale, bisognoso di condividere la sua esistenza in una sua progettualità di vita; per questo la scelta della “nostra persona” non avviene in modo del tutto casuale.
Similitudine Familiare: attraverso questo criterio tendiamo a scegliere quelle persone che hanno dei tratti caratteriali che ci ricordano i nostri genitori, alcune dinamiche della nostra famiglia di origine.Questo in molti casi (se l’esperienza è stata positiva) trasmette sicurezza e affidabilita’ , in caso contrario tenderemo ad allontanare tutte le persone che ci ricordano un membro della nostra famiglia che ci ha lasciato una ferita ancora aperta.
Ammirazione: ovvero “gli opposti si attraggono”.
Questa teoria sottolinea come spesso siamo attratti da persone diverse da noi, precisamente da coloro che hanno delle caratteristiche della personalità che vorremmo possedere, che desideriamo ma che non fanno parte del nostro carattere.
La loro vicinanza fa sì che il rapporto diventi complementare,con la sensazione di avere accanto “l’altra metà della mela”.
Corrispondenza: diversamente alla teoria sopra citata, la scelta della persona simile a noi con cui possiamo condividere stile di vita, hobby, principi, porta sicurezza e stima in quanto ci sentiamo capiti, compresi dall’Altro simile.
Chimica: da non tralasciare un aspetto scientifico in cui si afferma che una sostanza, i Ferormoni, tendono a renderci uniche le persone a sentirci attratte sessualmente, ma non solo, senza comprenderne il motivo effettivo.
Quando decidiamo di condividere i nostri progetti di vita con un’altra persona, inevitabilmente decidiamo di metterci in gioco, di far emergere non solo i nostri tratti caratteriali “buoni” ma anche quella parte più nascosta (spesso sconosciuta anche a noi stessi) che ci piace di meno.Un rapporto a due ci aiuta non solo a confrontarci con un Altro diverso ma ad osservare, ascoltare e lavorare su noi stessi, su vecchie strutture di personalità e nuovi tratti in continua evoluzione.Alla domanda “ l’amore può durare tutta la vita?” Mitchell ci risponde spiegandoci due tipi di
Amore: quello Romantico e quello successivo a questa fase che lui definisce di innamoramento.L’Amore romantico rappresenta la parte iniziale di ogni relazione dove giocano un ruolo importante il corteggiamento, la seduzione, la sessualità e dove l idealizzazione dell’ Altro trova terreno molto fertile; è la fase più eccitante, adrenalinica a tratti instabile di una coppia; questo aspetto “accattivante” rende l’ esperienza amorosa appassionante, misteriosa e per questo il rapporto vive una costante presenza di amore e desiderio.Ecco…per Mitchell l’Amore romantico non può durare per sempre in quanto nell’evolversi della relazione iniziano sentimenti di familiarità, di stabilità di tenerezza ed affetto nei confronti dell’altro che può far calare la pulsione sessuale e quel pizzico di precarietà che mantiene il rapporto “frizzante”.
L’amore che per Mitchell può durare è caratterizzato da quel famoso “Ti Amo” autentico.Ti Amo rappresenta un evento interpersonale in cui si richiede una risposta di riconoscimento da parte dell’Altro; è un continuum tra l’essere in contatto con il senso di se’ e l’intenzionalità di costruire un progetto con l’Altro riconoscendogli delle potenzialità.
Il “per sempre” può esistere nel momento in cui entrambe le parti abbandonano l’ideale di infatuazione iniziale per stare su una dinamicità reale con una continua capacità di ricostruzione creativa.
Dott.ssa Laura Brutti Psicologa, Psicanalista.