Nuovo post dedicato ai viaggi di gusto! Oggi vi porto nella zona delle Foreste Casentinesi, nel versante della regione Emilia Romagna.
Le foreste casentinesi si dividono infatti 2 parti: una nella regione Emilia Romagna e l’altra in Toscana.
Vi parlo della zona nord-est delle foreste, che comprende: Premilcuore, Santa Sofia e Camposaldo; tutte in provincia di Forlì Cesena, sono piccole località ai margini delle foreste casentinesi, luoghi dove l’accoglienza romagnola vi farà sentire come parte di una grande famiglia.
DOVE DORMIRE
- B&B CA’MAINA – A Camposaldo, struttura completamente restaurata in stile rustico/moderno davvero molto accogliente e piacevole. Colazione dolce e salata preparata da Caterina, la padrona di casa, che saprà deliziarvi con prelibatezze del territorio e utili consigli per visitare al meglio la zona.
COSA VISITARE
- LE FORESTE CASENTINESI – Organizzatevi bene con un abbigliamento sportivo per immergervi nella natura tra le queste suggestive foreste. Qui infatti troverete diversi percorsi segnalati, da svolgere a seconda delle difficoltà che volete affrontare. Se partite dalla località Premilcuore, c’è un percorso molto piacevole che porta alla cima Tiravento, passando per Castellare e la Torre, con tempi di percorrenza di un’ora e 50 minuti circa per andata e ritorno. Io ho optato per iniziare l’escursione partendo da un punto strategico, un punto che potesse gratificare subito la fatica della camminata: la Trattoria del Cervo. Un locale fantastico, nella serenità del verde e degli animali, un posto per gustare la vera cucina locale a prezzi modici.
- IL MULINO MENGOZZI – Storico mulino del 1100, di proprietà della famiglia Mengozzi, si trova a Fiumicello, un piccolissimo paesino a pochi km da Premilcuore. Dopo secoli di attività il mulino, è stato chiuso negli anni ’60 per poi riprendere la sua attività nel recente 1993. Il mulino era rinomato nella zona per la molitura delle castagne e per la finezza della farina che ne veniva prodotta. Un pezzo di storia e di originalità che vive ancora oggi.
- LA DIGA DI RIDRACOLI e IL LAGO – Un immenso sbarramento realizzato tra il 1974 e 1982 ha fatto sì che si formasse un lago, che si allunga per circa 5km verso l’interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna. Un’opera affascinante e mozzafiato, con la possibilità di visitare il lago anche in battello che effettua un percorso turistico con possibilità di pesca e esperienze in canoa, nel periodo primavera-estate. Invece se desiderate addentrarvi nella foresta a ridosso della diga, si può accedere al sentiero panoramico che vi catapulterà all’interno del “percorso natura”, adatto anche ai bambini, per approfondire la conoscenza di fauna e flora del posto, e delle attività forestali, fino a raggiungere il rifugio Ca’ di Sopra.
DOVE MANGIARE:
- TRATTORIA DEL CERVO – Località Premilcuore, agriturismo a conduzione famigliare in cui potrete trovare il perfetto connubio tra tradizione e prodotti genuini. Verdure coltivate in loco, funghi delle foreste casentinesi e carni da allevamento allo stato brado. Vino della casa rigorosamente nel fiasco. Prezzi davvero bassi per un cibo di ottima qualità!
- FIASCHETTERIA – Località Santa Sofia, un’osteria atipica dallo stile vintage/moderno, con una ricerca accurata delle materie prime e un’ampia carta vini, versatile e diversificata dalla ricerca di vini locali e non. Un posto dinamico e frizzante, dove trovare anziani che giocano a carte insieme giovani che vogliono provare piatti semplici, ben fatti e al giusto prezzo.
La zona è visitabile tutto l’anno ma sicuramente l’autunno è il periodo più magico con i suoi colori e le sue primizie.
Adatto a famiglie con bambini o a chi cerca un luogo per stare in contatto con la natura, per rigenerare la mente e il corpo dallo stress della vita quotidiana.
I percorsi sono semplici e fattibili anche per chi non è troppo allenato e si arriva ad un massimo di 1600 mt circa di altitudine.
Io ho amato questo luogo che si trova ad una distanza di circa un ora e 30 da Pesaro, con una percorrenza comoda e scorrevole.
Sicuramente tornerò per visitare il versante toscano dove si trova il percorso che conduce alla famosa cascata di Acquacheta e ad numerosi altri luoghi naturalistici.
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